56. Espressionismo
George Grosz costruisce un universo delirante a prospettive multiple con piani che vanno ad incunearsi e sovrapporsi: città sbilenche e pericolanti, palazzi obliqui e linee precipitevoli. I suoi soggetti sono generali-fantocci, militari senza testa (come quelli descritti da Pudovkin in La fine di San Pietroburgo), industriali e finanzieri grassi e rapaci: in una satira del militarismo e del rapace capitalismo post-bellico che raggiunge vertici di tragica comicità .
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