Poetica
Ad uso di sceneggiatori, scrittori e drammaturghi
Introdotta, commentata e annotata da Armando Fumagalli e Raffaele Chiarulli
Da duemilatrecento anni la Poetica di Aristotele costituisce il riferimento base per tutti coloro che si occupano di drammaturgia. Pochi testi antichi hanno avuto sulla cultura occidentale un’influenza paragonabile a quella che questo libro ha esercitato ed esercita ancora oggi. Citato da tutti i manuali di sceneggiatura come antecedente imprescindibile, è in realtà un testo poco letto e poco conosciuto oltre la cerchia dei classicisti. Per questo intendiamo proporlo al lettore contemporaneo, nella storica traduzione di Manara Valgimigli, con un commento originale pensato innanzitutto per sceneggiatori, drammaturghi e scrittori, e poi per tutti gli appassionati di cinema, che potranno così entrare nell’officina delle idee di una delle menti più geniali di tutta la cultura occidentale.Nata come promemoria delle lezioni, e redatta quindi in forma di appunti, la Poetica ha una vicenda editoriale complessa e avventurosa che ha aumentato tanto il suo fascino quanto la sua autorevolezza. Nel Novecento, ha trovato forte consonanza con il pensiero strutturalista e con l’idea di una scienza della letteratura, ma soprattutto ha riscosso massimo interesse presso i creativi che, prima a Broadway e poi a Hollywood, erano alla ricerca dei meccanismi di funzionamento dei grandi racconti. Alcuni suoi concetti sono, ancora oggi, al centro della teoria letteraria: l’opera d’arte come modello di mondo, la reazione estetica del pubblico, il ruolo centrale della narrativa nell’esperienza umana; e alcune norme orientative, come la struttura in tre atti, sono tuttora principi fondamentali della costruzione di film e serie televisive. L’elaborazione di racconti appare oggi quanto mai cruciale: l’homo sapiens ha ceduto il posto all’homo narrans. Su queste basi la Poetica di Aristotele è un libro che merita di essere esplorato e compreso dal lettore contemporaneo.
La catarsi in Aristotele
Raffaele Chiarulli, curatore insieme ad Armando Fumagalli della Poetica. Ad uso di sceneggiatori, scrittori e drammaturghi, ci parla di Aristotele in un articolo edito su Metanoeite.