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Peter Brook

Il punto in movimento

Un classico del pensiero teatrale del Novecento

Traduzione di Pietro Dattola

Voci e volti dello spettacolo, n. 19
2016, pp. 192

ISBN: 9788875273149
€ 23,00 -5% € 21,85
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Sinossi

Peter Brook non è stato solo uno dei più grandi registi teatrali del Novecento ma anche uno dei più lucidi narratori di esperienze all’interno di quel mondo. Questo libro raccoglie scritti che si snodano durante quarant’anni tra incontri straordinari – dall’ormai vecchio Gordon Craig al giovane Grotowski – e altrettante straordinarie messe in scena – da Re Lear a Marat/Sade a Il Mahabharata. Ma la cosa che in questa narrazione più colpisce è la capacità che Brook ha di metabolizzare ogni vicenda vissuta per restituirla sotto forma di spunto critico sull’opera di un grande autore o come riflessione alta sui più diversi momenti della pratica registica e attoriale. In questo modo Il punto in movimento, nato come una sorta di viaggio autobiografico, si trasforma per il lettore in uno dei più bei libri di pratica e teoria teatrale dell’ultimo secolo. 

Autore

Peter Brook

È unanimemente considerato uno dei più importanti registi teatrali del mondo. Nella sua eccezionale carriera spiccano le regie di Tito Andronico (1955), con Laurence Olivier e Vivien Leigh, Re Lear (1962) con Paul Scofield e poi Marat/Sade (1964) e Sogno di una notte di mezza estate (1970) con la Royal Shakespeare Company. Dopo il suo trasferimento a Parigi e la nascita del Centre International de Créations Théâtrales presso il Théâtre Des Bouffes Du Nord, ha diretto una serie di produzioni ai confini del teatro, quali La Conferenza degli uccelli (1976), Ik (1975), Il Mahabharata (1985) e La tragedia di Amleto (2000). Fra i suoi film si ricordano Il signore delle mosche (1969), Re Lear (1970) e Il Mahabharata (1989).

Recensioni

«Fra i libri più belli scritti da Peter Brook», Loretta Cavaricci definisce così "Il Punto in movimento" nella puntata del 15 maggio della rubrica del TG2 Achab Libri