Recitare davanti alla macchina da presa – NE
Prefazione di Laura Muccino
«Caine conosce profondamente come si lavora nel mondo del cinema. Non pensate che questo libro sia rivolto solo agli attori. Ne rimarrete incantati, vi farà ridere e vi assorbirà completamente». (The Daily Mail)
Michael Caine scrive questo libro in seguito a un laboratorio sulla recitazione cinematografica da lui tenuto e registrato per la BBC nel 1987. Sono passati più di trent’anni ed è sorprendente quanto le sue indicazioni, gli aneddoti e l’etica rigorosa con cui si rapporta al lavoro siano attuali e ancora utili a introdurre il lettore al mondo della recitazione davanti a quella lente d’ingrandimento che è la macchina da presa. Un’arte complessa, che richiede una combinazione unica di abilità tecniche e profonda comprensione emotiva. [...] Perché è proprio in questa apparente contraddizione tra metodo e istintività che risiede la natura più magica e unica del talento, in grado di dar vita a interpretazioni di uno spessore e una tridimensionalità tali da restituire al pubblico la complessità di un personaggio, rendendolo dunque più credibile, vero e vicino allo spettatore. [...] Come casting director ho visto e vedo tanti attori durante i provini, e il primo presupposto per una buona audizione, non mi stancherò mai di ripeterlo, è la memorizzazione delle battute. Dunque quell’ossessività che Caine raccomanda nell’esercitare la memoria del testo fino a non doversene più preoccupare, ha lo scopo di rendere l’interprete libero di navigare all’interno delle emozioni, delle reazioni e, solo a quel punto, anche di improvvisare. (Dalla Prefazione di Laura Muccino)