The Crown, la serie
Dalla storia al mito. Il concept del pluripremiato biopic britannico
Nel 2014 Netflix è alla ricerca di un progetto che le permetta di imporsi come principale piattaforma per l’intrattenimento in streaming. Si rivolge a Peter Morgan per ideare, scrivere (e poi produrre) quello che si confermerà un successo planetario: The Crown, la storia del Regno di Elisabetta II, salita al trono d’Inghilterra nel 1952. Il libro, partendo dall’analisi della puntata pilota della prima stagione, rintraccia le strutture drammaturgiche sottese alle sceneggiature di Peter Morgan e mostra come la fiction abbia potuto dialogare con i dati della grande Storia. Evocando l’eredità della ritrattistica inglese, quindi il teatro elisabettiano e il melodramma, l’autrice spiega come questi elementi si siano confrontati e poi intrecciati con i principi strutturali propri di ogni racconto, rispondendo alla domanda che attanaglia chiunque affronti un dramma storico: come rimanere fedeli alla sostanza degli avvenimenti senza assoggettare la propria creatività al loro percorso cronologico? Perché se è vero che The Crown ha potuto contare sull’interesse che molti già nutrivano per il gossip verso la casa regnante, ancora più vero è che è stata proprio la serie di Morgan a liberare le vicende degli ultimi Windsor dai limiti riduttivi del gossip e trasformarle in un racconto epico di portata universale. Un case study che diventa modello su come adattare un dramma storico e tradurre fatti realmente accaduti in un’opera che coinvolga le emozioni del grande pubblico.