Breve storia della scenografia cinematografica
È il 1985. Al Grand Café al Boulevard des Capucines viene proiettata una breve pellicola, L’innaffiatore innaffiato, il primo esempio di storia di finzione per il cinema ma anche di una rudimentale messinscena in location dal vero.
A seguire, nel 1899, Il bacio nel tunnel dell’inglese Albert Smith offre il primo esempio emblematico di invenzione della geografia immaginaria.
In Breve storia della scenografia cinematografica è stato raccolto per la prima volta tutto il viaggio della scena del cinema, dalla nascita dei teatri di posa fino alle scenografie realizzate in CGI per i film che hanno come protagonisti supereroi. In maniera sintetica ma efficace gli autori accompagnano il lettore in un percorso inedito fatto di immagini, documenti, riflessioni. Veniamo trascinati nelle grandi ricostruzioni dei kolossal del cinema muto, nei primi Studios di Hollywood, viviamo il passaggio dal muto al sonoro, le scenografie del Neorealismo, quelle di Fellini, senza mai dimenticare le influenze che i grandi movimenti artistici hanno avuto sullo sviluppo di quest’arte.
Un’esplorazione per tappe, una narrazione chiara e fedele che, tallonando le trasformazioni di una tecnica e di un mestiere, restituisce il valore di un immaginario risultato così significativo per l’evoluzione del cinema.
Corriere della Sera
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