Il punto in movimento
Un classico del pensiero teatrale del Novecento
Traduzione di Pietro Dattola
Peter Brook non è stato solo uno dei più grandi registi teatrali del Novecento ma anche uno dei più lucidi narratori di esperienze all’interno di quel mondo. Questo libro raccoglie scritti che si snodano durante quarant’anni tra incontri straordinari – dall’ormai vecchio Gordon Craig al giovane Grotowski – e altrettante straordinarie messe in scena – da Re Lear a Marat/Sade a Il Mahabharata. Ma la cosa che in questa narrazione più colpisce è la capacità che Brook ha di metabolizzare ogni vicenda vissuta per restituirla sotto forma di spunto critico sull’opera di un grande autore o come riflessione alta sui più diversi momenti della pratica registica e attoriale. In questo modo Il punto in movimento, nato come una sorta di viaggio autobiografico, si trasforma per il lettore in uno dei più bei libri di pratica e teoria teatrale dell’ultimo secolo.
«Fra i libri più belli scritti da Peter Brook», Loretta Cavaricci definisce così "Il Punto in movimento" nella puntata del 15 maggio della rubrica del TG2 Achab Libri