L’arte di formarsi come attori e di costruire personaggi
Prefazione di Nicole Kidman
Traduzione di Valeria Brucoli
«L’industria nel suo assetto attuale ha pochissimo tempo da dedicare al lavoratore, in particolare l’industria cinematografica. Non c’è tempo per le prove, non c’è tempo per una preparazione vera e propria con il regista, così gli attori più responsabili chiedono aiuto a un coach», dice Susan Batson. Per questo con il suo libro – sulle orme di Lee Strasberg e di Uta Hagen, dei quali è stata allieva – si propone di indicare agli attori come prepararsi e quali chiavi utilizzare per creare la vita di un personaggio, pienamente umana, di straordinaria grandezza espressiva e all’insegna della parola d’ordine “verità”.
Batson, “scienziata dello spirito”, conduce infatti ad aprirsi alle proprie “forze” interiori, a impossessarsene e farne arte. La propria intimità – e tutto ciò che essa contiene: desiderio, urgenza, passione, sogno, lacerazione, perdita e quant’altro – è connessa con l’universalità della natura umana. E per questo, secondo il metodo della coach americana, l’intimità, incarnandosi nelle tre dimensioni di “Persona pubblica”, “Bisogno” ed “Errore tragico” (Public Persona, Need e Tragic Flaw), viene resa lo strumento attivo che innesca il processo con cui ogni attore può trasformarsi in un personaggio magnifico. Nessuno più della Batson riesce a descrivere l’importanza del lavorare sulla propria intimità per dare universalità ai personaggi creati. Una metodologia utile non solo agli attori, ma anche a narratori o drammaturghi.