Teatro sociale e di comunità
Drammaturgia e messa in scena con i gruppi
Il teatro con e per le comunità è in Italia e in Europa un fenomeno di larghissima diffusione. Negli ultimi dieci anni il teatro sociale e di comunità, in particolare, ha lavorato con successo non solo nei suoi tradizionali ambiti quali la scuola, le carceri, i centri di salute mentale, i centri diurni, ma anche in ospedali, periferie, luoghi di emergenza della cooperazione internazionale. Ha incontrato persone sofferenti e persone “normali”. Ha raccontato le loro storie. Ha fatto salute, solidarietà, bellezza e cultura.
In questo teatro il momento dell’incontro tra il percorso teatrale del gruppo e la comunità degli spettatori è forse il momento più delicato. Che forma dare a questo incontro? Fare uno spettacolo? Creare una performance itinerante? Concepire una festa? Allestire una mostra interattiva? Come portare in scena, senza tradirla, la ricchezza di esperienza umana ed espressiva che si è creata durante il laboratorio? Come comunicare e raggiungere in modo efficace lo spettatore? Da dove si parte? Si può usare un testo letterario? Quali sono le regole professionali per dare forma al testo teatrale lavorando con attori non professionisti? Parole, azioni, segni: come si scrive con e per la comunità un buon spettacolo teatrale? Chi se ne occupa? Quando e come?
La drammaturgia di comunità si occupa di quell’incontro fondamentale tra persone che è l’evento teatrale, e lo prepara per tutto il percorso: dalla progettazione al laboratorio, fino alla creazione dello spettacolo.
Il libro nasce dall’esperienza professionale e artistica dell’autrice nell’ambito della drammaturgia e del teatro sociale e di comunità e vuole offrire uno strumento di riflessione e di lavoro a chi si occupa della scrittura nel teatro sociale e di comunità e a tutti coloro – attori, conduttori, organizzatori, educatori, insegnanti ecc. – che si occupano a vario titolo di teatro nei contesti sociali.