Anonimo Pd
Per un programma di sinistra (ma forse anche di destra)
«Sono stato per una vita intera a sinistra, nella buona come nella cattiva sorte. Ho avuto ruoli di primo piano e ho vissuto periodi lunghi in un cono d’ombra. La partita fra me e la sinistra è pari e patta. Ho avuto e ho dato».Così si presenta il nostro autore prima di iniziare a descrivere il suo progetto di sinistra, teso a evitare che il suo partito oscilli, come lui dice, «tra la salita sui tetti e il desiderio di andare a braccetto con Casini», rischiando sempre più di essere subalterno sia alla sua sinistra che al centro.Il libro, nato come intervista e poi costretto a trasformarsi in testimonianza anonima, si apre con un documento in otto punti, che in modo straordinariamente logico ed efficace si conclude con un possibile programma per la crescita sostenibile, che potrebbe essere definito sia di sinistra che di destra. E questo è il paradosso.Dice l’Anonimo: «Ha senso dirsi ancora di sinistra? Con il cuore rispondo sì. Con la mente dico che per stare da quella parte bisogna avere il coraggio della ricerca in campo aperto. Le bandiere, per quanto gloriose, possono rappresentare l’ostacolo più grande per aiutare davvero chi ha più bisogno».
Nota dell’editore Prefazione Parte primaOtto punti per un programma di governo Parte secondaOltre la destra e la sinistraSiamo a un bivio Olof Palme e l’agnello da tosare Siamo sempre arrivati tardi? La globalizzazione non è una diabolica novità I nuovi mantra della politicaNord: il morto che afferra il vivo Paghi chi non ha mai pagato? La patrimoniale: un rito esorcistico Marchionne e il sindacato: come schierarsi I sogni e la realtà Cosa può esserci oltre la destra e la sinistra?