Karin vive sola. Ha perso il lavoro, ha chiuso una relazione, vorrebbe un figlio. Trascorre le giornate facendo i conti con il tempo che passa. Nell’appartamento accanto, dove fino a qualche giorno prima viveva Eva, si trasferisce Tom: i due prendono a frequentarsi, qualcosa nasce tra loro. Ma Tom ha un segreto: di notte Karin sente strani rumori provenire dal suo appartamento, a volte ode delle voci. Eva intanto se ne va in giro per il mondo, in fuga da qualcosa. Ha una storia con una donna, Riccarda, che è sposata con Ted: quando scopre di essere incinta vuole condividere la sua maternità con la donna che ama e anche con il marito di lei. C’è un problema però: Jacques, il padre belga del bambino. Si è trattato dell’errore di una notte, ma lui, tossicodipendente, trafficante, violento, non si arrende. Vuole a tutti i costi entrare nella vita di Eva, essere padre di quel figlio che, così crede, lo trasformerà in un uomo migliore. E lo fa nell’unico modo che conosce: con la forza, con il ricatto. Eva con uno stratagemma si libera di lui, aiutata anche da Karin, che nel frattempo è riuscita a contattarla, e dagli amici di Karin (Mattia, medico, Giuseppe, avvocato, Carolina, giornalista, Emma, pranoterapeuta). Anche Bianchino, il gatto bianco e sordo di Karin, fa la sua parte in questa storia intricata che si concluderà, come in un feuilleton ottocentesco, con l’incontro di tutti in una stanza. Solo a quel punto i tasselli troveranno ognuno il suo giusto posto.
La recensione di "Il Fatto Quotidiano" (di Eleonora Bianchini)
La recensione di "Parrotized" (di Chiara Pasqualini)
La recensione di "Le Novae"
La recensione di Marco Lodoli su Repubblica