Il viaggio dell’Eroe
La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e cinema
Traduzione di Jusi Loreti
A dieci anni dall’uscita della versione italiana del libro, pubblichiamo una nuova edizione del grande successo internazionale di Christopher Vogler: Il viaggio dell'Eroe. Rispetto alla precedente, questa edizione si arricchisce di una prefazione dell’autore ed è caratterizzata da una nuova traduzione, che, tenendo conto della diffusione del testo fra gli scrittori italiani, si uniforma all’uso ormai consolidato della terminologia in esso contenuta.
Il film e la fiction tv raccontano storie. Le narrazioni più coinvolgenti, quelle che, a seconda dei casi, ci tengono incollati allo schermo col fiato sospeso o ci lavorano dentro e riemergono alla mente nelle ore o nei giorni successivi, sono quasi sempre riconducibili agli antichi miti. Forse perché, come ha scritto Jung, il sogno è il mito individuale, i miti rappresentano i sogni collettivi dell’umanità. E il grande cinema è anch'esso sogno collettivo.
Questo libro, basato sul lavoro di uno studioso dei miti come Joseph Campbell, tenta di analizzare la figura del protagonista del film, con le stesse categorie con cui Campbell analizza l’Eroe mitico e il suo percorso avventuroso. Ma non si tratta di un saggio antropologico o sociologico, bensì di una guida all’analisi della struttura fondante della sceneggiatura. Infatti l’Eroe mitico è la metafora del protagonista che cambia nel corso della storia attraverso un percorso che lo porta a raggiungere una nuova consapevolezza.
La struttura di questo viaggio, le tappe di questo procedere, le figure e i passaggi che porteranno il nostro Eroe a compiere un tragitto che potremmo definire “iniziatico”, tutto questo viene spiegato nel libro con riferimenti continui a sequenze di grandi film.
La recensione di Bottega editoriale (prima parte) di Pierpaolo Buzza.
La recensione di Bottega editoriale (seconda parte) di Pierpaolo Buzza.
La recensione di Beatrice Cassina di Alias-Il Manifesto