L'analisi del testo teatrale
Un'introduzione alla comprensione della drammaturgia
Traduzione di Letizia Volpini
Come si sa le avanguardie teatrali del ’900 espulsero il testo drammaturgico dal teatro, considerandolo un pre-testo e ritenendo che l’attore e la sua performance contenessero l’essenza della teatralità, il vero e unico “testo” degno di essere analizzato. Un fenomeno che per certi versi si è ripetuto nel cinema, dopo la Nouvelle Vague, con la teorizzazione della sceneggiatura come pre-testo e con l’enfatizzazione del regista come autore unico. Sono state esperienze salutarie caratteristiche di una certa fase storica anche se hanno contribuito a minare il rapporto tra queste forme espressive e il pubblico. Ora, nel nuovo millennio, sta tornando l’esigenza di ripartire dal testo e dunque di trovare il modo di analizzarlo per individuarne i punti di forza e di debolezza, sfuggendo sia dalle secche dell’impressionismo che da certe rigidità normative o peggio prescrittive. Partendo da alcune affermazioni di Umberto Eco sull’analisi testuale, l’autore tenta di rintracciare i confini della scrittura teatrale prescindendo dalla rappresentazione. Ryngaert presenta numerosi esempi di analisi così come esercizi per addestrarci alla tecnica analitica. Il commento a due testi, una scena del Don Giovanni di Molière e Finale di partita di Samuel Beckett, illustra concretamente l’impostazione dell’autore. Quest’opera è destinata agli studenti di lettere (moderne e classiche), agli studenti di teatro e a tutti coloro per i quali la lettura dei testi teatrali è oggetto di interesse professionale e di piacere.