Nouvelle Vague
Lo stile di regia che ha cambiato la storia del cinema, analizzato fotogrammmi alla mano, nei suoi procedimenti tecnico-formali
Giusto cinquant’anni fa nasceva in Francia la Nouvelle Vague e con essa il cinema moderno. Da allora lo spirito innovatore del movimento ha influenzato i cineasti di tutto il mondo, liberando il cinema dall’ingombrante etichetta di arte derivata. È grazie alla Nouvelle Vague se, come dicevano Godard, Truffaut e Chabrol, “il cinema è il cinema” e non più letteratura o teatro filmati.
Di questa idea di film, e della pratica derivante, vuole rendere conto questo libro, attraverso una prima ricognizione sistematica dei procedimenti tecnico-formali che inaugurarono un nuovo “stile di regia”. Uno stile che ha coniugato in maniera miracolosa lo “spettacolo” e la “poesia”, la leggerezza e la profondità, e che in questo libro viene indagato con una metodologia assolutamente originale.
Un’occasione per rivedere e commentare le più belle sequenze non solo di opere di culto come Fino all’ultimo respiro o I quattrocento colpi, ma anche per riscoprire gioielli poco conosciuti come Donne facili di Chabrol e Desideri nel sole di Rozier. Un percorso critico per provare a cogliere il segreto di una maniera di fare film che ha saputo unire al piacere del racconto il merito di far vedere l’invisibile attraverso l’evidenza del reale.
Premessa dell’autore; Capitolo Primo: Una nuova idea di cinema; Capitolo Secondo: Un nuovo stile di regia: forme, tecniche e figure; Appendici 1 – La Nouvelle Vague raccontata dai fondatori; 2 – La Nouvelle Vague giudica se stessa; 3 – Il giudizio degli altri (Metz, Barthes, Pasolini); 4 – Aforismi e definizioni sul cinema; Bibliografia essenziale.