Melissa Parker e l'incendio perfetto
Il primo episodio della saga italiana dell'horror
La storia comincia in Inghilterra, su una spettrale collina nel Kent, dove il 29 dicembre 1965 una ragazza viene travolta da un’auto nella nebbia e muore bruciata. Si chiamava Melissa Parker. Una morte orribile e ingiusta che avviene poco dopo le 5 del mattino. Quando Melissa muore, Debra Shepherd ha poco meno di due anni e vive con i genitori a poca distanza dalla collina maledetta. I suoi incubi sino all’adolescenza saranno popolati dalla terribile immagine di una ragazza che muore carbonizzata. Poi, nel 1982, Debra arriva in Italia e trova lavoro come baby sitter presso una villa in Sardegna. E le fiamme cominciano a divampare. Debra viene arrestata, i giornali la chiamano “la baby sitter piromane”. Uno psichiatra la interroga e dalla bocca della giovane scaturisce un’orribile voce cavernosa che dice di chiamarsi Melissa. Un mistero lungo più di quarant’anni, la cui soluzione ristagna fra le nebbie di una città del nord Italia, un luogo sinistro e spettrale che risponde al nome di Bassavilla. Posati i piedi sull’asfalto, si avvede – ma non dubitava del contrario – che non si tratta di un terremoto. Allora si volta, aggira il rimorchio, punta verso la cabina e vede. Anzi, nel colore irreale della notte che sta cambiando in qualcosa d’altro, la vede. Arrampicata sul finestrino come un’orrida mignatta, lì dove c’è il deflettore, con la faccia ridotta a un grumo poltiglioso di sangue che cade a fiotti solidi per terra, che urla e che sibila e che scuote il camion con una forza bestiale che nessuno spettro potrebbe mai avere. Melissa è stata dimenticata. Un conducente assonnato ha messo fine alla sua giovane vita. Ma nella mente dei testimoni continua a vivere l’immagine di una ragazza bionda impietrita al centro di una corsia autostradale. Il tempo di rendersene conto ed è già diventata un ricordo. Ma chi è Melissa?
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