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Etienne Du Pérac e altri

Vedute di Roma nel 1500

Monumenti e rovine, giochi e tornei. Le immagini della città tra Medio Evo e Rinascimento in un'antologia di stampe d'epoca

Vedute d'Italia, n. 10
1993, pp. 104

ISBN: 9788875272937
€ 10,33
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Sinossi

Capitale dell'Impero Romano e centro della cristianità, meta di viaggio sin dal Medioevo per pellegrini e uomini colti, la Città Eterna comincia a rinnovarsi intorno alla metà del Quattrocento e a riacquistare l'antico prestigio e il nobile aspetto di sede del papato, centro di ricchezza e di potere, luogo privilegiato di incontro per letterati, artisti e filosofi.
Verso la metà del XVI secolo i monumenti dell'antichità, le grandi basiliche, gli obelischi e le colonne, i restauri e la sistemazione dei luoghi più significativi, cominciano ad apparire puntualmente sulle stampe di diversi incisori italiani e stranieri.
Realizzate nell'ambito di una fiorente attività editoriale, volta a proseguire ed arricchire la tradizione delle antiche guide destinate ai pellegrini, queste immagini ebbero un ruolo fondamentale nell'affermazione del mito di Roma e nella divulgazione dei luoghi classici della sua magnificenza. La loro enorme fortuna è testimoniata dalle numerose riedizioni di alcune raccolte come quella ideata e curata dall'editore lorense Antonio Lafrery, lo Speculum Romanae Magnificentiae, nella quale confluirono vedute diverse di monumenti, insieme a piante, ricostruzioni ideali di edifici classici, scene di feste tradizionali, tornei.
Alcuni esemplari di questa e di altre raccolte pubblicate ad Anversa (Cock, Galle) vengono qui presentati in antologia insieme alla serie completa incisa dal francese Etienne Du Pérac, I Vestigi dell'Antichità di Roma, pubblicata per la prima volta a Roma nel 1575, e che si pone tra i più suggestivi esempi di stampe a tema archeologico.
L'insieme ci offre l'immagine di una Roma sospesa tra quartieri medievali, rovine romane e palazzi rinascimentali, tra cui si aggirano pastori col gregge e fiumane di pellegrini, in cui i tori combattono a Piazza Farnese, i cavalieri si sfidano nei giardini vaticani e il popolo festeggia a Castel S. Angelo e al Monte Testaccio.